Giovedì 5 marzo ore 20,30 “Educazione e creatività in contesti difficili” all’Apollo 11 a Roma

giovedì 5 marzo presso l’Apollo 11 in via Bixio 80/b (p.zza Vittorio) avrà luogo l’evento “Educazione e creatività in contesti difficili” in collaborazione tra Associazione culturale Apollo Undici, Pianoterra Onlus e Save the Children Italia.
La Povertà Educativa è la privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni.
Interverranno: Al Mamun Abdullah (regista corto Acqua che va non tornA, vincitore di TuttoMondo Contest 2015); Alessia Bulgari (regista documentario Saintansamble); Antonella Inverno (Save the Children Italia); Ermanno Rea (scrittore e giornalista); Roberto Grossi (presidente Sistema delle orchestre e cori giovanili e infantili in Italia);
Al termine della proiezione seguirà performance dell’Orchestra giovanile Saintansamble. Con la partecipazione di Amir Issaa, rapper.
Info ulteriori su:

 

Aggiornamenti sul blog

Cari visitatori,

abbiamo aggiornato un po’ di pagine del blog. In particolare, nella sezione ‘progetti’ trovate gli aggiornamenti sulle collaborazioni di ArtedelContatto per il 2015. Molti progetti interessanti bollono in pentola, seguite le nostre attività dedicate all’alfabetizzazione alle arti e ai linguaggi!

ArtedelContatto all’Istituto Comprensivo “via dei Torriani”

ArtedelContatto torna a scuola anche nel 2014-2015. Dopo il lungo anno di laboratori presso il Liceo Morgagni, siamo tornati con un progetto ampio e articolato presso l’Istituto Comprensivo “Via dei Torriani” in via della Pisana, nella periferia ovest di Roma.

ArtedelContatto è stata contattata per un intervento didattico sull’audiovisivo e la fotografia da svolgere in 4 gruppi: un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia, due gruppi di bambini della scuola elementare e un gruppo di ragazzi delle secondarie di I grado.

Il progetto è partito a ottobre e si sta concludendo a dicembre con la realizzazione degli elaborati finali.

Il linguaggio del cinema: l’inquadratura e il movimento – Liceo Morgagni

Lunedì inizieremo un nuovo percorso con una classe seconda del liceo morgagni, con una docente di lettere (peraltro laureata in discipline cinematografiche!). Stavolta non si tratta di un modulo cross-curricolare e interdisciplinare, come quello sul Neorealismo, bensì di un modulo in cui il linguaggio cinematografico e audiovisivo si dà come materia autonoma e caratterizzante. Da sempre ArtedelContatto propone tra le sua attività dei moduli didattici fortemente focalizzati sul linguaggio, approcciato secondo diverse modalità. Qui di seguito riportiamo un estratto dal portfolio, che è possibile scaricare su questo blog:

  • Il pre-cinema. La fotografia, i dispositivi pre-cinematografici e l’invenzione del cinematografo
  • Tecnica del dispositivo cinematografico. La natura della pellicola, il sonoro, l’animazione
  • L’inquadratura. I bordi, la profondità di campo, le tecniche di composizione, l’estetica pittorica e l’estetica fotografica
  • Il movimento. Il cinema come immagine in movimento, dal movimento tecnico del dispositivo al movimento visivo dell’immagine, i modi del movimento nell’immagine
  • Lo spazio. Gestione dello spazio dell’immagine, la funzione dell’inquadratura, l’unità di luogo, il tempo. L’immagine e la scomposizione dello spazio
  • La tecnica cinematografica e il cinema d’Avanguardia. Il “gioco” con la tecnica cinematografica e la sperimentazione attraverso il dispositivo, la pellicola e lo schermo
  • Il sonoro. L’invenzione del sonoro, la voce, i rumori, la musica
  • Il montaggio. L’invenzione del montaggio, le varie forme di montaggio, l’analisi dello spazio. Il respiro dell’immagine: il montaggio e il ritmo
  • Il colore. Il passaggio dal bianco e nero al colore, l’espressione dello stile tramite il colore
  • La ripresa. Il gesto di filmare, il soggetto filmante e il soggetto filmato, la distanza, tecnica, pratica e stile dei movimenti di macchina
  • La scrittura cinematografica

Nel caso di questa unità didattica, i moduli verteranno sul tema del movimento e sul tema dell’inquadratura: nel corso dell’attività didattica si esploreranno le varie modalità attraverso le quali il cinema crea movimento (secondo le categorie espresse da Rudolf Arnheim nel suo “Film come arte”) connettendo i passaggi evolutivi compiuti dal cinema, da un punto di vista sia tecnologico che linguistico, agli aspetti elementari e basilari del linguaggio cinematografico approdando alla definizione del novero estetico dell’inquadratura. Si passerà, in questo percorso, attraverso una selezione di brevi film primitivi (1895-1905) di alcuni pionieri del cinema attraverso i quali si ragionerà insieme sulla repentina evoluzione del linguaggio cinematografico in quegli anni.

Il programma del laboratorio prevede la visione di estratti dai seguenti materiali audiovisivi. I film non sono disposti in ordine cronologico, bensì nell’ordine in cui saranno mostrati in classe in ottemperanza al percorso didattico proposto. Mi sento di dover ringraziare in particolare una persona per l’elaborazione di questo modulo, e questa persona è Giacomo Ravesi, mio collega universitario, grandissimo conoscitore di audiovisivo sperimentale.

I incontro: Emile Cohl, Phantasmagories (1908), Norman McLaren, Neighbours (1952), Bruno Munari, Tempo nel tempo (1964), Norman McLaren, Blinkity blank (1955), Basmati, Fotorama  Metropolis (2009), Jan Svankmajer, Dimensions of dialogue (1982), Ursula Ferrara, Quasi niente (1997), Bill Viola, The quintet of the astonished (2000), Virgilio Villoresi, Una Giornata perfetta (videoclip dal brano di Vinicio Capossela, 2009).

II incontro: Fratelli Lumière, Sortie d’usine (1895), Robert K. Bonine, Lower Broadway (1901), Fratelli Lumière, L’arroseur arrosé (1895), James Williamson, Stop, thief! (1901), George Albert Smith, Grandma’s reading glass (1900), Fratelli Lumière, Leaving Jerusalem by railway (1897), Billy Bitzer, Skyscrapers of New York (1903), Cecil Hepworth, How it feels to be run over (1900), George Albert Smith, The kiss in the tunnel (1899), Loie Fuller, Danse serpentine (1896), Baz Luhrmann, Moulin Rouge (2002), Hans Richter, Rhytmus 21 (1921).

III incontro: Michel Gondry, Around the world (videoclip dal brano dei Daft Punk, 1997), Pietro Germi, Il cammino della speranza (1950), Stanley Kubrick, 2001-A space odissey  (2001 Odissea nello spazio, 1968), Alfred Hitchcock, Psycho (1960), Orson Welles, Citizen Kane (Quarto Potere, 1941), Zhang Yimou, Dà Hóng Dēnglóng Gāogāo Guà (Lanterne rosse, 1991), Michael Haneke, Der sieben Kontinent (Il settimo continente, 1987), Robert Florey, Skyscraper symphony (1929), Antonio Rezza, Già mangiato? (.

Liceo Morgagni – Il Neorealismo Cinematografico Italiano – III incontro e chiusura modulo

Cari lettori di ArtedelContatto,

con il III modulo sul Neorealismo e le giornate di verifica il lavoro con le quattro classi V del Liceo Morgagni è giunto al termine. E’ stato un percorso breve ma molto denso, 6 ore di lavoro in classe, in collaborazione con le tre insegnanti che hanno sostenuto il laboratorio, durante il quale gli studenti sono entrati nel mondo del cinema italiano durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Molti di loro erano giunti alla fine del loro percorso scolastico senza aver visto alcuni capisaldi della storia del cinema dell’epoca, e questo corso è servito loro anche per conoscere un patrimonio così importante per la cultura del nostro paese. Ricapitolando, i ragazzi hanno visto dei brani dai seguenti film:

Cinegiornali di guerra (1941-1944), Le cena delle beffe (Alessandro Blasetti, 1941), Teresa Venerdì (Vittorio De Sica, 1941), Giarabub (Goffredo Alessandrini, 1942), Campo de’ Fiori (Mario Bonnard, 1942), Quattro passi fra le nuvole (Alessandro Blasetti, 1942), I bambini ci guardano (Vittorio De Sica, 1943), Ossessione (Luchino Visconti, 1943), Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1944-45), Sciuscià (Vittorio De Sica, 1946), Paisà (Roberto Rossellini, 1947), Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948), Germania anno zero (Roberto Rossellini, 1948), La terra trema (Luchino Visconti, 1948), Non c’è pace tra gli ulivi (Giuseppe De Santis, 1950), Bellissima (Luchino Visconti, 1951).

Il lavoro in classe è stato soprattutto fatto grazie al loro apporto diretto, alle loro deduzioni e considerazioni, al loro accesso progressivo al tesoro estetico, teorico e storico che è contenuto all’interno di queste immagini così importanti per la storia del nostro paese.

Inoltre, abbiamo avuto modo di vedere il viso e ascoltare la voce di alcuni grandi personaggi di quegli anni, da Cesare Zavattini a Piero Tosi, che hanno contribuito a far entrare i ragazzi nello “spirito del tempo”, che è un passo fondamentale per contestualizzare i fenomeni e comprendere la loro portata storica.

IL percorso si è chiuso con una verifica. Ai ragazzi si è chiesto di rispondere a 2 quesiti, di 12 righe ciascuno, che erano strutturati nel seguente modo:

QUESITO 1 (12 righe)

Scegli una o più delle domande proposte intorno ai temi discussi in uno o più degli incontri a cui hai partecipato e articola la tua risposta collegandoli fra loro. Puoi citare uno o più film a titolo di esempio.

A) Qual è la struttura istituzionale, quali sono i temi, i generi prediletti, le caratteristiche ideologiche del cinema fascista? E perchè?

B) In che modo il cinema degli anni del passaggio dal cinema fascista al Neorealismo sconvolse la mentalità delle persone?

C) Quali sono stati i temi principali intorno a cui ha ruotato il cinema neorealista? Quali sono stati gli esponenti principali del cinema neorealista?

D) In che modo il cinema di questi anni prevede il lavoro con attori non professionisti?

E) In che modo viene utilizzata in questi anni la figura dei bambini nel cinema?

F) In che modo il cinema italiano, passando dagli anni del fascismo agli anni del neorealismo, reinventa il rapporto tra la narrazione e l’ambientazione?

QUESITO 2: ANALISI (12 righe)

Scegli una delle sequenze proposte, fanne un’analisi e descrivi la sua funzione nel momento storico in cui esce, gli aspetti ideologici ed estetici salienti, l’importanza degli autori, ecc.

Alcuni degli elaborati degli alunni saranno poi pubblicati sul blog.

Liceo Morgagni – Il Neorealismo Cinematografico italiano – II incontro

Eccoci alla vigilia del II incontro al Morgagni del ciclo seminariale sul Neorealismo.

Buoni i riscontri dopo la prima, in questo secondo incontro ci allontaneremo dal cinema del regime per avvicinarci sempre di più al cinema neorealista, concentrandoci su alcuni dei film di quella fase di passaggio, tra il 1941-42 e il ’43, quando alcuni grandi del cinema italiano diedero vita ad alcuni film che hanno iniziato a parlare un linguaggio diverso, nuovo. Sono gli anni della “Guerra Civile” in Italia, il regime ha iniziato a cedere anche sul fronte del controllo dei mass media e del cinema e così Visconti, De Sica, Zavattini hanno preso la parola per avviare la grande fase di trasformazione che porterà al Neorealismo.

Ma non solo: il cinema di questi anni inizia a uscire dagli studi cinematografici, dove aveva vissuto fin dalla nascita di Cinecittà e anche da prima, ed esce per le strade, va nelle città e nelle campagne per incontrare la realtà dell’Italia. In questo incontro descriveremo per sommi capi questo percorso, chiudendolo con l’esempio, già compiutamente neorealista, de “La terra trema”.

Si afferma in questi anni nel cinema italiano la figura cruciale di Cesare Zavattini, che con la sua attività di teorico e sceneggiatore per il cinema contribuì in modo cruciale alla trasformazione del cinema italiano.

I film di questa secondo incontro, dal titolo “Gli anni della Guerra Civile e il cinema verso la Liberazione”, sono: Alfa Tau (Francesco De Robertis, 1942), Campo de’ Fiori (Mario Bonnard, 1943), Quattro passi tra le nuvole (Alessandro Blasetti, 1942), Osessione (Luchino Visconti, 1943), I bambini ci guardano (Vittorio De Sica, 1943), La terra trema (Luchino Visconti, 1948).

Liceo Morgagni – Il Neorealismo Cinematografico Italiano – I incontro

Ci siamo! Lunedì 12 gennaio, con 4 classi V del Liceo Morgagni di Monteverde, a Roma, prende avvio il seminario sul Neorealismo cinematografico Italiano. Seguiranno il seminario circa un’ottantina di studenti. Il seminario è organizzato in collaborazione con le cattedra di letteratura italiana delle classi. Il titolo del seminario è:  Il Neorealismo Cinematografico Italiano. Mutazioni antropologiche, ideologiche e stilistiche dal cinema fascista al cinema degli anni del Dopoguerra.

Lo schema del seminario è il classico schema di ArtedelContatto: 3 incontri di 2 ore ciascuno seguiti da un incontro in cui agli studenti che hanno frequentato il seminario è sottoposta una verifica (delle verifiche parleremo meglio nei post che seguiranno).

L’obiettivo è gettare uno sguardo sintetico ma approfondito sul cinema italiano degli anni della caduta del fascismo, della guerra civile che segue l’Armistizio e della fine della Seconda Guerra Mondiale. Come tutti coloro i quali si siano mai minimamente approcciati alla storia del cinema sanno perfettamente, il cinema italiano di questi 10-15 anni riflette un momento storico di passaggio di grandissima importanza, è lo specchio di una trasformazione storica e sociologica cruciale per comprendere come l’Italia sarebbe cambiata di lì in seguito. Approfondendo il cinema di questo momento storico si vuole sostenere il percorso di apprendimento degli studenti relativamente alla letteratura italiana lasciandosi guidare dall’idea che lo scopo dell’insegnamento delle materie umanistiche è anche accedere alla comprensione di fenomeni micro-storici legati ai costumi, alle consuetudini, alla mentalità, ai codici sociali. Un livello, insomma, più propriamente antropologico.

Non solo: scopo del seminario è addentrarsi nel merito specifico dell’estetica e del linguaggio cinematografico in tutti i suoi molteplici aspetti. Per comprendere in che modo cambiano le modalità espressive del cinema in questa delicata fase di passaggio e come in questa trasformazione si rispecchiano trasformazioni in corso nei costumi e nella società.

Il primo incontro porta il seguente titolo: Il cinema e i mass media durante il fascismo. Durante il primo incontro sarà utilizzato il seguente powerpoint che è suddiviso in 2 parti: una parte introduttiva, che sintetizza l’intero percorso, e una seconda parte con un paio di slides contenenti alcuni dati e informazioni utili per la I unità didattica. La lettura di questi powerpoint vi sembrerà forse poco chiara:  si tratta di semplici guide per un momento di approfondimento disteso, che però – ahivoi – è riservato agli studenti del Morgagni 🙂

A presto con altri post sui prossimi incontri! E… buona film literacy a tutti!

Grazie per l’attenzione e buona lettura!

Liceo Morgagni, programma “Cinema in classe”

Quest’anno la richiesta di laboratori al liceo Morgagni di Monteverde, a Roma, si è decisamente ampliata. Sono infatti 8 le classi che hanno richiesto di aderire al programma “Cinema in classe”, il programma didattico che ArtedelContatto tiene da tre anni presso il liceo di Monteverde. Quest’anno sono partiti tre moduli didattici che coinvolgono le tante classi dell’istituto:

– Il modulo “Neorealismo Cinematografico Italiano”, rivolto a 4 classi quinte, in collaborazione con le cattedre di letteratura italiana, mirato a sostenere le competenze degli studenti rispetto allo scenario storico e culturale degli anni del secondo conflitto mondiale all’indomani dell’Armistizio fino alla Liberazione, attraverso un percorso didattico sulla nascita e lo sviluppo del Neorealismo nel cinema italiano;

– il modulo “Il linguaggio del cinema”, rivolto a tre classi e finalizzato all’alfabetizzazione di base degli studenti rispetto al linguaggio cinematografico. In una di queste classi, alla sua prima annualità del progetto, si affronterà il tema dell’inquadratura, mentre nelle restanti due classi, giunte alla loro seconda annualità, si lavorerà sul tema del montaggio;

– un modulo inedito e sperimentale, in collaborazione didattica tra la cattedra di storia e filosofia e la cattedra di educazione fisica, sull’iconografia del corpo nel cinema dei regimi totalitari del ‘900.

Liceo Cavour, seminario di metacompetenze per un progetto di videoproduzione

A fine ottobre, presso il Liceo Cavour, insieme all’amica e docente Daniela Liuzzi, con la quale c’è una bella collaborazione che dura da tanti anni, grazie anche al lavoro fatto insieme nella Casa dello Spettatore, ho tenuto per Artedelcontatto due incontri di 2 ore ciascuno con due gruppi-classe, una classe italiana della scuola e una classe ospite della tedesca Elisabethschule (perdonate il tedesco maccheronico…). La classe tedesca è stata ospite della classe italiana nell’ambito di uno scambio bilaterale Comenius, il progetto facente parte (fino alla nascita di Erasmus Plus) del programma LLP dell’Unione Europea.

La lezione mi è stata commissionata dalla scuola con lo scopo di aiutare i ragazzi a realizzare, nell’ambito del Comenius, un percorso di autorappresentazione sul tema degli stereotipi interculturali tramite un prodotto audiovisivo.

Il seminario, che è stato tenuto in lingua inglese, è stato organizzato in questo modo. Nel primo incontro, con l’aiuto del powerpoint qui embeddato, si è cercato di circoscrivere il campo e dare delle indicazioni di massima in merito all’audiovisivo, al cinema documentario e di non-fiction, alle forme di auto-rappresentazione, cercando di comprendere la natura linguistica del formato audiovisivo in discussione. Nel secondo incontro, di impronta decisamente più laboratoriale, si è proceduto, per mezzo di alcune tecniche di educazione non formale finalizzate alla scrittura partecipata, il gruppo, suddiviso in vari sotto-gruppi, si è cimentato nella redazione di un “dossier” che illustrasse le linee-guida del prodotto audiovisivo.

Il powerpoint del I incontro (su slideshare)

Il programma di lavoro del II incontro

Laboratorio “il linguaggio del cinema” – Liceo Morgagni

Al liceo Morgagni, a Monteverde, dove ArtedelContatto opera da oramai 6 anni (quindi da prima della nascita del soggetto giuridico ArtedelContatto), quest’anno stiamo lavorando a un progetto ambizioso e a lungo termine: abbiamo avviato in 2 classi terze un progetto di alfabetizzazione cinematografica con l’idea di proseguirlo fino in classe quinta. In questo modo, gli studenti di queste due classi giungeranno alla fine del loro percorso liceale con un percorso cinematografico che, per quanto sintetico e leggero, sarà stato per loro un vero e proprio percorso di alfabetizzazione e una base culturale e d’interesse per eventuali sviluppi successivi.

Il progetto si struttura in ogni classe in 3 incontri di 2 ore, da svolgere al mattino in collaborazione con la docente di italiano delle due classi, con alla fine una verifica scritta. La sinteticità del progetto, frutto della necessità di negoziare l’efficacia dell’azione didattica con le necessità logistiche e di tempo del docente, è stato pensato per mantenere, in grande economia, tutto il potenziale didattico del lavoro sul cinema, in termini storici, estetici e linguistici. In ogni modo, 6 ore non sono poche per affrontare un percorso didattico e lavorare su del materiale audiovisivo.

Fedelmente al metodo didattico che adottiamo da sempre, le lezioni si svolgono essenzialmente sulla base di estratti di materiale audiovisivo di varia natura (lungometraggi, cortometraggi, documentari, spot, videoclip, film sperimentali, ecc) che in classe viene visto e poi commentato dal gruppo, In questo modo la didattica esce dalla sua natura frontale e, grazie alle virtù del materiale audiovisivo che è la “materia prima” del lavoro in classe, gli allievi si fanno parte attiva del processo di trasmissione del sapere in un processo di apprendimento realmente partecipativo.

Per iniziare il percorso, abbiamo pensato a un trittico di lezioni ben distinte, ognuna delle quali vertesse su un tema: la storia tecnologica del dispositivo cinematografico e il pre-cinema; la genesi e l’origine del modo di rappresentazione del cinema; il concetto di inquadratura. All’interno di queste lezioni abbiamo poi selezionato una serie di clip utili a lavorare sui concetti-chiave di queste tre aree di lavoro.

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