Il linguaggio del cinema: l’inquadratura e il movimento – Liceo Morgagni

Lunedì inizieremo un nuovo percorso con una classe seconda del liceo morgagni, con una docente di lettere (peraltro laureata in discipline cinematografiche!). Stavolta non si tratta di un modulo cross-curricolare e interdisciplinare, come quello sul Neorealismo, bensì di un modulo in cui il linguaggio cinematografico e audiovisivo si dà come materia autonoma e caratterizzante. Da sempre ArtedelContatto propone tra le sua attività dei moduli didattici fortemente focalizzati sul linguaggio, approcciato secondo diverse modalità. Qui di seguito riportiamo un estratto dal portfolio, che è possibile scaricare su questo blog:

  • Il pre-cinema. La fotografia, i dispositivi pre-cinematografici e l’invenzione del cinematografo
  • Tecnica del dispositivo cinematografico. La natura della pellicola, il sonoro, l’animazione
  • L’inquadratura. I bordi, la profondità di campo, le tecniche di composizione, l’estetica pittorica e l’estetica fotografica
  • Il movimento. Il cinema come immagine in movimento, dal movimento tecnico del dispositivo al movimento visivo dell’immagine, i modi del movimento nell’immagine
  • Lo spazio. Gestione dello spazio dell’immagine, la funzione dell’inquadratura, l’unità di luogo, il tempo. L’immagine e la scomposizione dello spazio
  • La tecnica cinematografica e il cinema d’Avanguardia. Il “gioco” con la tecnica cinematografica e la sperimentazione attraverso il dispositivo, la pellicola e lo schermo
  • Il sonoro. L’invenzione del sonoro, la voce, i rumori, la musica
  • Il montaggio. L’invenzione del montaggio, le varie forme di montaggio, l’analisi dello spazio. Il respiro dell’immagine: il montaggio e il ritmo
  • Il colore. Il passaggio dal bianco e nero al colore, l’espressione dello stile tramite il colore
  • La ripresa. Il gesto di filmare, il soggetto filmante e il soggetto filmato, la distanza, tecnica, pratica e stile dei movimenti di macchina
  • La scrittura cinematografica

Nel caso di questa unità didattica, i moduli verteranno sul tema del movimento e sul tema dell’inquadratura: nel corso dell’attività didattica si esploreranno le varie modalità attraverso le quali il cinema crea movimento (secondo le categorie espresse da Rudolf Arnheim nel suo “Film come arte”) connettendo i passaggi evolutivi compiuti dal cinema, da un punto di vista sia tecnologico che linguistico, agli aspetti elementari e basilari del linguaggio cinematografico approdando alla definizione del novero estetico dell’inquadratura. Si passerà, in questo percorso, attraverso una selezione di brevi film primitivi (1895-1905) di alcuni pionieri del cinema attraverso i quali si ragionerà insieme sulla repentina evoluzione del linguaggio cinematografico in quegli anni.

Il programma del laboratorio prevede la visione di estratti dai seguenti materiali audiovisivi. I film non sono disposti in ordine cronologico, bensì nell’ordine in cui saranno mostrati in classe in ottemperanza al percorso didattico proposto. Mi sento di dover ringraziare in particolare una persona per l’elaborazione di questo modulo, e questa persona è Giacomo Ravesi, mio collega universitario, grandissimo conoscitore di audiovisivo sperimentale.

I incontro: Emile Cohl, Phantasmagories (1908), Norman McLaren, Neighbours (1952), Bruno Munari, Tempo nel tempo (1964), Norman McLaren, Blinkity blank (1955), Basmati, Fotorama  Metropolis (2009), Jan Svankmajer, Dimensions of dialogue (1982), Ursula Ferrara, Quasi niente (1997), Bill Viola, The quintet of the astonished (2000), Virgilio Villoresi, Una Giornata perfetta (videoclip dal brano di Vinicio Capossela, 2009).

II incontro: Fratelli Lumière, Sortie d’usine (1895), Robert K. Bonine, Lower Broadway (1901), Fratelli Lumière, L’arroseur arrosé (1895), James Williamson, Stop, thief! (1901), George Albert Smith, Grandma’s reading glass (1900), Fratelli Lumière, Leaving Jerusalem by railway (1897), Billy Bitzer, Skyscrapers of New York (1903), Cecil Hepworth, How it feels to be run over (1900), George Albert Smith, The kiss in the tunnel (1899), Loie Fuller, Danse serpentine (1896), Baz Luhrmann, Moulin Rouge (2002), Hans Richter, Rhytmus 21 (1921).

III incontro: Michel Gondry, Around the world (videoclip dal brano dei Daft Punk, 1997), Pietro Germi, Il cammino della speranza (1950), Stanley Kubrick, 2001-A space odissey  (2001 Odissea nello spazio, 1968), Alfred Hitchcock, Psycho (1960), Orson Welles, Citizen Kane (Quarto Potere, 1941), Zhang Yimou, Dà Hóng Dēnglóng Gāogāo Guà (Lanterne rosse, 1991), Michael Haneke, Der sieben Kontinent (Il settimo continente, 1987), Robert Florey, Skyscraper symphony (1929), Antonio Rezza, Già mangiato? (.

Torna in alto