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Scoprire le periferia romane attraverso il cinema e la fotografia: il progetto Periferia in Primo Piano continua

Le periferie di Roma non smettono di raccontarsi e di arsi scoprire. Lo fanno attraverso gli sguardi attenti dei loro piccoli abitanti, che imparano a osservare e a interpretare ciò che li circonda grazie al progetto “Periferia in Primo Piano”. Un percorso educativo e creativo che intreccia fotografia, cinema e conoscenza del territorio, portando nelle scuole un modo nuovo di guardare la città.

Tra le scuole coinvolte anche l’I.C. Suor Celestina Donati, dove i giovanissimi studenti partecipanti hanno intrapreso un viaggio tra immagini, memorie e scorci quotidiani, accompagnati dalle nostre operatrici.
Come sempre, tutto comincia in classe. È qui che Valentina Valente e Valentina Borgato hanno introdotto i ragazzi ai principi della fotografia: la luce, la composizione, ma soprattutto il punto di vista. In parallelo, Marianna Dell’Aquila e Alessandra Di Bartolomeo lavorano alla mappatura del territorio, tracciando gli itinerari  attraverso cui portano poi gli studenti a esplorare i quartieri che sono stati location cinematografiche e pezzi di storia. 
Le strade, i cortili, i murales e le piazze entrano così nella quotidianità, che troppo spesso resta ai margini del racconto urbano. Gli studenti, macchina fotografica alla mano, raccolgono frammenti di realtà.
Alla fine del percorso, gli scatti realizzati dagli studenti si trasformano in mostre collettive aperte alla comunità scolastica di docenti e famiglie. Sono momenti di restituzione e di incontro, in cui i ragazzi diventano autori e interpreti del proprio territorio, offrendo alla comunità uno sguardo fresco, curioso e poetico.

 

DigitAtelier: la fase di ricerca è quasi conclusa

Il progetto DIGITAteLier sta per concludere una tappa importante: la fase di ricerca comparativa.
Un percorso di analisi e confronto che ha permesso di mappare le politiche europee sul benessere digitale dei bambini tra i 3 e i 10 anni, raccogliendo pratiche locali e idee innovative grazie al lavoro dei partner internazionali del progetto: Centro Zaffiria (Italia), Arte Urbana Collectif (Bulgaria), Arte del Contatto (Italia), La Fabulerie (Francia) e CCViseu (Portogallo).

Questa prima fase ha rappresentato un’esplorazione tra pratiche educative, strumenti e approcci differenti, accomunati da un obiettivo condiviso: costruire un ambiente digitale più sicuro, inclusivo e significativo per i bambini e per gli adulti che li accompagnano nella crescita.
I risultati della ricerca guideranno ora la prossima tappa del progetto: la creazione di esperienze digitali pedagogicamente rilevanti, pensate per favorire la curiosità, l’autonomia e il benessere dei più piccoli.

Due concetti chiave orientano il lavoro di DIGITAteLier:

1️⃣ Benessere digitale
Un approccio olistico che guarda all’esperienza dei bambini in tutte le sue dimensioni — fisica, cognitiva, emotiva e sociale. Non si tratta soltanto di proteggere dai rischi, ma di promuovere relazioni sane e consapevoli con la tecnologia, creando spazi in cui l’uso del digitale diventi occasione di scoperta, espressione e crescita condivisa.

2️⃣ L’Atelier Digitale
Un laboratorio aperto, creativo e inclusivo, dove si fondono pratiche analogiche e digitali. Qui bambini ed educatori possono sperimentare, creare e riflettere insieme, esplorando il potenziale delle tecnologie in modo attivo e consapevole. L’Atelier diventa così un luogo di apprendimento e benessere, in cui il digitale non sostituisce, ma arricchisce l’esperienza educativa.

Con questi principi, DIGITAteLier si prepara ora ad avviare la nuova fase del progetto: il co-sviluppo e la sperimentazione dei moduli dell’Atelier Digitale, coinvolgendo scuole, famiglie ed educatori provenienti dai vari paesi europei per promuovere il benessere digitale fin dall’infanzia. 

I primi laboratori di Periferia in Primo Piano: raccontare il quartiere attraverso la fotografia

L’iniziativa Periferia in Primo Piano prende ufficialmente il via con i laboratori di fotografia partecipativa all’ Istituto Comprensivo Via Maffi di Roma, che mirano incrementare la riscoperta del territorio attraverso lo sguardo delle nuove generazioni.
 

Il laboratorio si è aperto con un incontro in classe dedicato alle basi della fotografia: un’introduzione al linguaggio delle immagini, alle tecniche fondamentali e ai principi che permettono di osservare il mondo in modo critico.
Le nostre operatrici,  Valentina Valente e Valentina Borgato, hanno guidato studentesse e studenti in questa prima fase preparandoli così alla successiva passeggiata esplorativa nel quartiere.
Trasformandosi in giovani reporter visivi, gli studenti armati di macchine fotografiche e curiosità, hanno attraversato le strade, le piazze e gli spazi della loro periferia, imparando a rappresentare il territorio come patrimonio culturale e sociale.
Un’esperienza educativa che unisce creatività, cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio attraverso la metodologia della fotografia partecipativa.

Behind the Light III: una nuova edizione ha inizio

Grazie al finanziamento nuovamente ricevuto nell’ambito del bando “Progetti a rilevanza nazionale” del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura, il progetto BEHIND THE LIGHT torna nelle scuole d’Italia.

Giunto alla terza edizione, prevede una serie di proposte didattiche da realizzarsi nel corso dell’a.s. 2025-26, curate da Fondazione Cineteca Italiana di Milano e dai partner di progetto. Le proposte, a titolo totalmente gratuito, abbracciano studenti tra i 4 e i 19 anni e sono articolate tra attività on site, online e in loco.

Puoi leggerne di più alla pagina che abbia dedicato alla presentazione di questa nuova edizione!

Torna “SguardiAttivi”: cinema d’animazione e laboratori di stop motion con Sara Zavarise

Continua a diffondersi tra le scuole del Lazio la magia dell’animazione in stop-motion, un linguaggio capace di unire immaginazione, tecnica cinematografica e racconto.

Con Sara Zavarise il progetto SguardiAttivi ha attraversato diverse realtà scolastiche, dall’I.C. Pio La Torre, all’I.C. Via Stabilini, passando per l’I.C. Rita Levi Montalcini e l’I.C. Via Acquaroni.
Il cinema d’animazione è stato il centro di incontri dedicati all’educazione all’immagine, alternando momenti di visione condivisa a laboratori pratici, sempre aperti all’inventiva e alla creatività degli studenti.

Ogni attività ha stimolato la creatività, il lavoro di gruppo e lo sguardo critico, coinvolgendo con naturalezza ragazze e ragazzi di ogni età.
Sono stati disegnati e animati personaggi che li auto-rappresentassero, portando con sé messaggi e dialoghi; ma anche oggetti scelti per creare animazioni fantasiose e capaci di restituire quanto appreso.

E ora che il laboratorio si è concluso, restano i video realizzati: piccoli esperimenti stop-motion creati scatto dopo scatto, direttamente dagli studenti in classe.

Aule diventano set cinematografici all’IIS Piaget-Diaz di Roma

Chi l’ha detto che per realizzare un set cinematografico servano studi professionali e location hollywoodiane? Il progetto Mi racconto Ti racconto all’IIS Piaget-Diaz ha dimostrato che anche tra le mura scolastiche è possibile dar vita alla magia del cinema.

Negli ultimi mesi, i laboratori creativi hanno continuato a coinvolgere attivamente gli studenti in un percorso formativo in cui tecnica, narrazione e collaborazione si sono intrecciate in un’esperienza unica capace di far acquisire competenze trasversali attraverso la pratica diretta del linguaggio cinematografico sostenuti da professionisti del settore.

Queste fotografie documentano infatti uno dei momenti significativi del percorso: il laboratorio di film making coordinato da Marco Neri. Gli studenti si sono confrontati con le attrezzature professionali del cinema, dalle luci ai microfoni, dalla gestione della camera alla costruzione dell’inquadratura, allestendo un vero e proprio set all’interno della scuola, sperimentando il lavoro dietro le quinte e comprendendo l’importanza di ogni ruolo all’interno di una produzione audiovisiva.
Allo stesso tempo, alternandosi davanti e dietro l’obiettivo, si sono raccontati a vicenda, dando forma a narrazioni audiovisive originali, esprimendosi sia attraverso la composizione dell’immagine sia attraverso la propria narrazione.

Il cinema a scuola e le scuole al cinema anche nella seconda edizione di “SguardiAttivi”

Anche in questa seconda edizione il  progetto “SguardiAttivi” ha continuato a intrecciare il cinema con la vita quotidiana di giovani studenti e studentesse, portando il linguaggio cinematografico tra i banchi di numerose scuole del Lazio e allo stesso tempo portando le classi al cinema.
L’obiettivo? Far crescere spettatrici e spettatori consapevoli, capaci di leggere le immagini, interpretare i racconti e crearli.

Ogni attività, pensata per le diverse fasce d’età, ha stimolato curiosità e partecipazione: dall’attività laboratoriale alla riflessione, dalla visione collettiva alla sperimentazione pratica. Ma il percorso non si è fermato in aula: abbiamo accompagnato tante classi anche in sala, perché l’esperienza del cinema vissuto sul grande schermo resta un momento insostituibile. Un’occasione per scoprire la magia della visione condivisa, il silenzio che precede il primo fotogramma.

Le immagini che vedete raccontano proprio due frammenti di questo viaggio. La proiezione speciale al Nuovo Cinema Aquila, dedicata agli alunni della scuola dell’infanzia e l’incontro con Luca Piermarteri all’I.C. Cambellotti di Rocca Priora, dove a partire dal film “Principi e Principesse” luci, ombre e animazione sono diventati strumenti di scoperta, gioco ed espressione.

“Archeologia del Presente”: indagini territoriali attraverso la fotografia

Con Archeologia del Presente gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo Salacone (plesso Pisacane) sono stati coinvolti in un’esperienza educativa e creativa che li ha portati a osservare con occhi nuovi il proprio quartiere. Armati di macchine fotografiche, hanno  esplorato le strade del loro territorio trasformandosi in piccoli reporter urbani, andando così alla scoperta dei quartieri in cui vivono e contemporaneamente sperimentando il linguaggio fotografico.

Un percorso di storytelling territoriale che ha permesso ai giovani studenti e studentesse di sperimentare la fotografia, acquisire le conoscenze di base, comprendere il potere narrativo di uno scatto e condividere poi i risultati con le proprie classi, favorendo un dialogo partecipativo e inclusivo

Proprio come raccontano questi scatti rubati durante gli incontri guidati da Valentina Borgato e Andrada Blajinu, che hanno dato vita a una mattina stimolante, ricca di momenti di apprendimento creativo accompagnando passo dopo passo i giovani fotografi alla scoperta della fotografia.                                                                                  

Nuovi scatti dagli appuntamenti di “SguardiAttivi” a tema animazione in stop motion

Tra gli appuntamenti del progetto “SguardiAttivi” non sono mancati quelli specificamente dedicati al cinema d’animazione e all’approfondimento sulla tecnica della stop motion.
In queste occasioni il cinema è entrato nelle classi non solo come esperienza di visione, ma come percorso attivo, fatto di osservazione, riflessione e sperimentazione. Nei laboratori svolti quest’anno con l’Istituto Comprensivo Via Acquaroni di Roma e l’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini di Zagarolo, abbiamo accompagnato bambine e bambini dentro il linguaggio dell’animazione e alla scoperta della narrazione magica che avviene fotogramma per fotogramma.

Attraverso pillole di teoria, visioni guidate e momenti di confronto, Mario Cirillo ha guidato i giovani studenti verso l’esplorazione del potenziale narrativo delle immagini in movimento. Poi, la parte più attesa: mettersi in gioco. Con tecniche elementari, in linea con il target, dedizione e tanta curiosità, gli studenti hanno realizzato brevi video in stop-motion, vivendo in prima persona la magia del processo creativo.

Con Melting Pro il Digital Storytelling a “Archeologia del Presente”

Nel ricco ventaglio di esperienze di educazione all’immagine all’interno del progetto Archeologia del Presente non manca anche il Digital Storytelling, introdotto dal partner di progetto Melting Pro.

Una metodologia innovativa, stimolante ed efficace, che unisce il potere della narrazione con le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali, permettendo a studenti e studentesse di dare voce alle proprie storie in modo nuovo, dinamico e profondamente personale. Sperimentare con il Digital Storytelling significa non solo fare un esercizio creativo, ma consente ai discenti di acquisire competenze comunicative, digitali e visive, sviluppando allo stesso tempo il pensiero critico e la capacità di condivisione. 

Presso l’I.C. Piersanti Mattarella e l’I.C. Emma Castelnuovo le classi partecipanti hanno lavorato passo dopo passo a tutte le fasi di creazioni di uno storytelling digitale: dalla definizione del concept narrativo alla creazione dei personaggi, dalla scrittura della storia alla realizzazione dei contenuti visivi e multimediali.
Utilizzando strumenti digitali come Canva, l’intelligenza artificiale per la generazione di immagini, microfoni per registrare i voiceover e software di editing, i ragazzi hanno trasformato idee grezze in veri e propri prodotti audiovisivi. I brainstorming di gruppo e un pizzico di magia creativa hanno fatto nascere narrazioni digitali autentiche, capaci raccontare il presente attraverso lo sguardo dei più giovani.

Questo laboratorio non solo ha mostrato quanto le nuove tecnologie possano diventare alleate preziose per l’apprendimento e l’espressione personale, ma ha anche offerto agli studenti un’opportunità per esplorare nuove forme di linguaggio e mettersi in gioco in prima persona.

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