Dallo storyboard al ciak: stop motion tra i laboratori di Cinema Inclusivo

Per realizzare un prodotto audiovisivo bisogna avere una storia ed è per questo che il punto di partenza degli incontri laboratoriali del progetto Cinema Inclusivo sono stati gli storyboard, creati dalle studentesse e dagli studenti lasciandoli immaginare delle brevi storie e scegliere liberamente le tematiche da trattare, i personaggi e le ambientazioni.
Divisi in gruppi, sono nate tante brevi ma avvincenti storie diverse!

Uno tra gli intenti principali del progetto è rendere le attività completante inclusive, per tutti gli studenti senza alcuna esclusione, ed è per questo che tra i materiali utilizzati non sono mancati anche quelli attraverso cui alcuni studenti sentono di poter comunicare più direttamente e liberamente, come personaggi Lego e make up. In questo modo tutti gli studenti, divisi in gruppi, hanno dato vita a tante brevi ma avvincenti storie, sperimentando con le varie attrezzature e seguendo tutti i passaggi sotto la guida di Alessandra di Bartolomeo.

Scattandosi fotografie a vicenda da animare successivamente grazie alla stop motion, alcuni studenti hanno raccontato le avventure di un ragazzo alle prese con una scopa volante; un altro gruppo ha reso lo stesso personaggio un disegno di carta e lo ha inserito in un’altra storia fatta di ambienti e soggetti ritagliati e fatti interagire con le miniature giocattolo sempre animate utilizzando la tecnica dello stop motion. Il terzo gruppo di studenti ha scelto di essere i protagonisti della loro storia inventata, fatta di supereroi e cattivi da combattere, fotografandosi a vicenda da far diventare poi dei ritagli da muovere e animare scatto dopo scatto. Le emozioni sono state, invece, al centro delle attività laboratoriali avvenute tra gli studenti e le studentesse più grandi: sono state proprio queste ultime a scegliere di utilizzare del make up sul proprio viso per esprimere e raccontare le proprie emozioni in riprese realizzate a vicenda.

Il lavoro di squadra, la creatività, l’acquisizione di competenze teoriche e pratiche, la voglia di mettersi in gioco e di esprimersi attraverso l’audiovisivo, la tecnica dello stop motion e delle riprese, nonché di comprendere come utilizzare le attrezzature per raccontare le proprie storie sono stati gli elementi che hanno caratterizzato senza dubbi gli incontri laboratoriali svolti tra le varie classi partecipanti a Cinema Inclusivo. 

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