Appunti sul Transmedia Storytelling: terzo incontro con i nostri intervistati

Se hai seguito la serie di incontri con i nostri intervistati, saprai che per il progetto europeo “Mediascapes. Transmedia digital Storytelling for audiovisual and media literacy skills” vogliamo aprire una finestra sul Transmedia Storytelling che possa far luce su questa forma di comunicazione e narrazione e allo stesso tempo efficace metodologia didattica attraverso l’utilizzo consapevole dei vari media, analogici e digitali. E proprio per questo abbiamo sviluppato una ricerca metodologica in cui anche i racconti di docenti, esperti e ricercatori della materia potessero essere una componente fondamentale!

IL NOSTRO ULTIMO INTERVISTATO: Corrado Petrucco

Giunti alla fine del nostro percorso di interviste, gli ultimi appunti provengono dal confronto sul Transmedia Storytelling avuto con Corrado Petrucco, Professore associato presso l’Università di Padova. Egli ha voluto far emergere l’importanza del processo creativo di produzione dello storytelling, il quale secondo il suo punto di vista per essere funzionale dovrebbe sempre essere articolato in due fasi. A tal proposto, distingue una prima fase in cui i partecipanti vengono alfabetizzati al corretto utilizzo dei vari strumenti e attrezzature per la realizzazione dei contenuti mediali, in quanto “ad esempio è necessario che imparino a compiere delle riprese con una videocamera, a distinguere le varie inquadrature, e non essere legati solo alle riprese con il proprio smartphone“; la seconda fase, invece, è incentrata sul lavoro per la scoperta del sé e delle proprie idee al fine di costruire uno storytelling che sia perfetta espressione del sé. “Ci deve essere un bilanciamento di parte visuale, spontanea, mediale, con una riflessione metacognitiva sui contenuti che andranno a sviluppare verbalizzato in formato testuale. In questo modo si riescono a sviluppare doppie competenze: mediali e testuali, verbali“.

Da queste considerazioni, unite al racconto di un’esperienza di storytelling in cui vi è stata la realizzazione di un digital storytelling in formato video e la trasposizione del racconto in formato cartaceo (fumetto), riteniamo di fondamentale importanza condividere anche con voi una riflessione sull’inportanza e i benefici che l’intruzione di vari media tra i banchi di scuola per la creazione di storytelling. Petrucco ha affermato che lasciando sperimentare gli studenti nella creazione di storytelling, digitali e transmediali, si riesce davvero a comprendere che qualunque media essi scelgono di utilizzare sarà sempre un supporto efficace, capace di generare competenze mediali, narrative e soprattutto espressive, ma anche di far apprendere.